Analisi mitDNA

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Analisi mitDNA

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Descrizione

Il DNA mitocondriale fa parte della cosiddetta “eredità citoplasmatica”, viene trasmesso solo
per linea femminile, attraverso i mitocondri presenti nella cellula uovo. L’informazione genetica
passa quindi inalterata da generazione a generazione (a meno di mutazioni).

La caratterizzazione del mitotipo, non dà indicazioni complete sulla purezza della sottospecie
in quanto non tiene conto del contributo dei fuchi. Tuttavia è garanzia inequivocabile della
sottospecie di origine della linea materna.
Regine sorelle/figlie/cugine hanno lo stesso DNA mitocondriale, quindi è sufficiente una sola
analisi per caratterizzare l’intera linea.

Madre e figlia hanno stesso DNA mitocondriale, quindi non è necessario ripetere le analisi
negli anni se si prosegue gli allevamenti con la stessa linea materna purche la tracciabilità sia
garantita.

Il DNA mitocondriale presenta differenze da una sottospecie all’altra ( a volte anche tra ceppi
diversi di una stessa sottospecie).
Lo studio del DNA mitocondriale ha consentito di raggruppare le diverse sottospecie in
distinte linee evolutive, che in larga parte confermano gli studi di Ruttner condotti su base
morfometrica.
Per A. m. ligustica, Ape italiana (Spinola, 1806), originatasi durante l’era glaciale a seguito del
contatto tra due linee evolutive distinte rifugiatesi a sud delle Alpi, sono ritenuti conformi i
mitotipi C1 e M7.
Per A. m. siciliana, Ape sicula o siciliana (Montagano, 1911), stante la sua origine Africana,
sono da ritenersi conformi diversi mitotipi appartenti alla linea evolutiva A.
E’ una analisi da farsi “una tantum” per ogni capostipite, ed è meglio farla a priori delle analisi
morfometriche, in quanto se il DNA mitocondriale non è conforme, non ha molto senso
proseguire ad allevare quella linea.

Per ogni colonia che desiderate analizzare,
*raccogliete DUE o TRE api emergenti (al momento dello sfarfallamento o subito prima);
*inseritele nella provetta e colmate la provetta con alcool assoluto (quello alimentare per dolci)
*inserite all’interno della provetta pezzetto di carta scritto a MATITA (lapis) indicando un Vs. codice
identificativo della regina (a breve, verranno ricodificati tutti gli allevamenti dei soci AIAAR)
*trascorse 24 ore dal prelievo sostituite l’alcool con una nuova aliquota
*controllate che la provetta sia ben chiusa, per evitare fuoriuscite di alcool, ed etichettate la provetta con
il codice identificativo della regina
*tenete in azienda, per vostro uso, un registro per risalire dal codice campione alla madre da cui avete
prelevato l’ape (gli esiti saranno restituiti seguendo il codice campione)
*inviate via posta ordinaria una busta con i campioni, avendo cura di proteggere le provette
individualmente

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